Sardegna: 5 mila Africani per ripopolare l’isola

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Dal giornale locale del gruppo Espresso. Da leggere per capire chi fa informazione in Italia:

Sulla prima accoglienza del popolo disperato dei migranti, la Sardegna ha superato l’esame. Ha retto bene all’impatto dei 2mila arrivi da gennaio a oggi e dovrebbe riuscire a fare altrettanto con gli altri 3mila possibili secondo le quote già assegnate dal Governo. Per i risultati ottenuti, è in testa alla classifica nazionale a pari merito con la Toscana. Il vero problema resta però la seconda accoglienza, la cosiddetta fase due che scatta dopo l’emergenza dell’arrivo in porto di chi è stato soccorso nel Mediterraneo. Per evitare che quanto di buono è stato e potrebbe essere sempre nell’immediatezza dello sbarco, la Giunta ha approvato il «Piano per l’accoglienza», con l’obiettivo di evitare contrapposizioni sociali, le strutture sono già piene, e lavorare subito per l’integrazione dei rifugiati.

«Siamo fra le prime sette regioni che hanno individuato strategie per l’inclusione», ha detto il presidente Francesco Pigliaru nel presentare il dossier di 50 pagine. Angela Quaquero, coordinatrice del progetto, ha sottolineato: «Se sono a carico dello Stato i costi per la prima accoglienza nelle strutture individuare dalle prefetture, quelli destinati ai migranti che scelgono di e restare e integrarsi in Sardegna, sono a carico della Regione». Quest’anno la Sardegna ha stanziato oltre 4,5 milioni e sono tutte risorse del Fondo sociale europeo. La metà servirà a reclutare mediatori culturali, figura essenziale anche nella prima assistenza. Altri 25mila sono stati previsti per la formazione di chi gestisce i centri di accoglienza, mentre altri 300mila sono destinati a rifinanziare i progetti per l’inclusione sociale. Fra tutti quello che ha permesso alle donne immigrate di essere assunte, dopo i tirocini, in alcune aziende agricole e artigianali. Con altri 5 milioni, la Regione sosterrà i progetti a favore delle vittime di violenza e dei minori non accompagnati (sono oltre 200 quelli arrivati finora) e che hanno una protezione speciale.

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«Sappiamo bene che le strutture scarseggiano – ha detto Pigliaru – e in alcuni Comuni la gestione del fenomeno non è facile, ma noi vogliamo fare la nostra parte. Abbiamo un nostro progetto e sappiamo anche che potrebbe essere non in linea con quanto pensa il Governo, Però ora vogliamo puntare sull’integrazione e lo facciamo dopo essere partiti da questo concetto: noi abbiamo bisogno degli immigrati e dobbiamo fare di tutto perché la possibile e auspicata integrazione avvenga nel modo migliore. Oggi c’è il piano e da questo partiamo». Ma l’opposizione non ci sta e con Paolo Truzzu (Fdi-An) ha polemizzato: «Il centrosinistra considera i sardi e il loro futuro di serie B e si prepara invece a una pericolosa sostituzione etnica».

Insomma, i clandestini africani diventano ‘disperati’. Tipica deformazione da giornaletto di regime.
Veniamo però a sapere che già si preparano alla ‘fase 2’: perché non li scaricano in Italia a caso, ma per colonizzarla. A dimostrazione che non fuggono da guerre – che del resto da dove provengono non ci sono – altrimenti non ci sarebbe ‘fase 2’, ma solo accoglienza e poi rimpatrio.

Questi politici vanno eliminati. Politicamente. Se possibile. Quello che stanno facendo ha un nome: si chiama genocidio. Che lo facciano per ‘diluizione etnica’ invece che per ‘soppressione etnica’ non cambia l’esito finale.