Centri sociali strappano libri Salvini

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”Non e’ possibile che ogni volta Bologna sia ostaggio di un manipolo di delinquenti che vanno a scontrarsi con la polizia, che lanciano oggetti, fanno casino, quella non e’ contestazione, e’ delinquenza e come tale va trattata”. Lo ha detto Matteo Salvini, leader della Lega, che a Bologna e’ stato contestato da un manipolo di estremisti di sinistra dei cosiddetti collettivi dei centri sociali, che si sono anche scontrati con la polizia. ”Se studiassero di piu’ – ha detto Salvini – farebbero meglio alla costruzione del loro futuro. Poi se qualcuno contesta le idee di Salvini con le proprie idee e’ benvenuto”.

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”Che differenza c’e’? #fascisti #partigiani”. Lo scrive su twitter Roberto Maroni, che posta un fotomontaggio in cui si vedono i libri bruciati dai nazisti accanto all’immagine di giovani di un centro sociale di Bologna che strappano il libro di Matteo Salvini. Sempre su twitter aggiunge: ”Questi ‘giovani’ dei centri sociali che distruggono i libri di chi non la pensa come loro sono i nuovi fascisti.Distruggono i libri di Matteo Salvini: loro sono veri fascisti, noi siamo i nuovi partigiani”. E su facebook scrive: ”Questi ‘giovani’ dei centri sociali che distruggono i libri di chi non la pensa come loro sono i nuovi fascisti. La sinistra li coccola e li giustifica, noi li combatteremo sempre, come facevano i partigiani con i nazifascisti”.

Sono come i teppisti da tastiera che segnalano le pagine Facebook. Stessa cultura democratica.




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