Il pericolo dell’immigrazione diffusa e delle 100 Molenbeek

Vox
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Nuovo articolo marchetta del giornale della famiglia Elkann:

Se l’Italia s’è risparmiata il fenomeno delle banlieu intrise di odio come a Parigi, o le Molenbeek della separatezza islamista come a Bruxelles, è merito sicuramente dei numeri contenuti dell’immigrazione, ma anche di un «modello italiano» che finora non è stato analizzato e apprezzato nel modo giusto.

Il Belpaese dei mille campanili negli ultimi dieci anni ha assorbito un numero notevole di nuovi arrivi, ma frazionandoli sul territorio. Ciò per un lato è successo spontaneamente, grazie al potere d’attrazione dei distretti produttivi, ma il processo è anche stato guidato dall’alto con il ministero dell’Interno che distribuisce i richiedenti asilo tra centinaia di Comuni. Morale: se l’Italia accoglie 300 mila nuovi residenti l’anno, l’impatto sull’opinione pubblica non è poi così devastante.

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«Tutto merito della irriducibile varietà italiana, la quale ha fatto sì che gli stranieri approdati in Italia non si addensassero pesantemente attorno a tappe e mete definite, prefissate e al tempo stesso limitate, ma si disperdessero piuttosto tra le mille mete possibili». Così la pensa il centro studi «Volta», think-tank con basi a Milano e Bruxelles, che si autodefinisce «acceleratore di idee», s’è presentato al mondo all’ultima Leopolda di Renzi e a scorrerne il board – da Giuliano Da Empoli a Marco Carrai, Federico Sarica, Beatrice Trussardi, Matteo Mungari – può essere definito di orientamento renzian-nuovista.

Ah beh, se lo dicono B. Trussardi e Marco Carrai, deve essere vero, loro le banlieu le conoscono bene.

Provando a commentare la sequela di stupidaggini partorite da questo ‘acceleratore di idee’, possiamo dire che la diffusione degli immigrati sul territorio non ha nulla a che vedere con la ‘non presenza di enclave etniche’.

L’Italia non è la Francia o l’Inghilterra, non ha un ‘unico centro’, è la nazione dei tanti comuni, è quindi ovvio che, come tutto, anche i parassiti si disperdano in vari centri dai quali succhiare linfa vitale. Ma questo non ha nulla a che vedere con l’assenza di ‘ghetti’, bensì con la ‘moltiplicazione dei ghetti’. Il che, dal punto di vista della sicurezza è ancora più pericoloso, perché è molto più semplice controlla una Molenbeek, dal controllarne cento.

Il fatto che l’Italia, come scrivono i dipendenti di Elkann, non abbia ancora vissuto stragi islamiche – questo mentre scriviamo – dipende, non dalla mancanza di immigrati segregati, ma dalla natura piuttosto recente dell’immigrazione in Italia: siamo indietro qualche decennio, rispetto alla Francia. Ma ‘grazie’ a questi ‘acceleratori di idee’, stiamo accelerando la corsa verso il baratro.