In Germania, dopo avere fatto entrare i cosiddetti profughi per aumentare la manodopera low-cost a disposizione dei ricchi baroni dell’industria che finanziano la CDU di Merkel, si sono accorti che solo il 2 per cento dei profughi è in grado di lavorare:
Le cifre fornite dal Ministero del Lavoro tedesco, ricavate da un campione di 13.844 rifugiati inseriti nel programma di integrazione, mostrano che solo 282 sono in grado di lavorare.
Ciò corrisponde a una quota del due per cento.
In Italia, la situazione è anche peggiore. Da noi arrivano solo africani, molto meno adatti ad un sistema economico moderno dei siriani.
Questo è il motivo per cui Daniel Greenfield è corretto nel suo articolo ‘La morte d’Europa’: “I migranti musulmani sono destinati ad essere il piano di pensionamento per un’Europa che invecchia. Ma il piano di pensionamento ‘Mohammed’ non salverà il welfare europeo. Lo seppellirà”.