Renzi affida la cyber-sicurezza a Carrai, a libro paga servizi segreti israeliani?

Vox
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Marco Carrai è il prescelto da Renzi per ‘una consulenza da 70 mila euro per la cyber security’ nei servizi segreti, voluta dal governo e dal Dis, il Dipartimento informazioni per la sicurezza.

Carrai doveva gestire la cyber security nazionale, ma dopo lo scandalo petroli, l’idea è stata accantonata. Da qui l’idea di Renzi di piazzarlo al Dis, che dipende dalla Presidenza del Consiglio.

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Carrai è presidente della Cys4. Secondo il Pentagono, sarebbe a capo di una rete, della quale fanno parte due spie al servizio diretto del Mossad.

Luigi Di Maio ha commentato così: «Renzi in queste ore sta per nominare come consulente del Dis, Dipartimento informazioni per la sicurezza, il suo migliore amico Marco Carrai. È un’idea di governo in cui non sono importanti le competenze, ma dire di sì al leader di turno. Noi cerchiamo un modo di governare diverso, non possiamo pensare di farlo solo con le nostre forze, saremmo arroganti».

«Renzi non ha capito. Privatizzare come vuole fare i Servizi segreti, piazzando in un ruolo strategico un suo uomo, è impossibile. Sembra, infatti, che la firma del contratto per il suo amico Carrai come consulente al Dipartimento informazione per la sicurezza sia solo questione di giorni. Ha sin troppo abusato della nostra pazienza. Impediremo questa ennesima operazione di arroganza», ha detto Maurizio Gasparri. «Dopo averlo annunciato come responsabile della Cyber security, ipotesi poi travolta da una marea di proteste, ora Renzi ci riprova affidandogli un incarico alle sue strette dipendenze. Peccato che cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambi. Carrai, amico intimo di Renzi, tanto da mettergli a disposizione un appartamento, e con diversi incarichi di consulenza in società e fondazioni, ha un conflitto di interessi enorme per un compito tanto delicato. Ma il più grave è proprio lo stretto legame con il presidente del Consiglio. Renzi lasci perdere o andrà a sbattere».