Ambasciatore USA: “Abbiamo diritto di produrre Chianti e Parmigiano americano”

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Per quanto riguarda il riconoscimento delle Dop nel Ttip, l’ambasciatore Usa presso l’Unione Europea Anthony Gardner, oggi a Firenze per parlare di temi legati al TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), ammette che “lì c’è un disaccordo”.

“Tanti nomi – spiega l’ambasciatore – sono diventati nomi generici di fatto, come per esempio mozzarella. Questo è un nome di fatto oggi generico, prodotto da tante imprese familiari italo-americane e non solo che hanno il pieno diritto di utilizzare questo nome.
Lo stesso vale per esempio per la ‘feta’. Non sono nomi legati ad una regione o a una città, non sono legati ad un tipo di produzione e di ingredienti specifici. E un produttore americano, come tanti in Europa lo fanno e vendono fuori dalla Ue, ha pieno diritto di produrre mozzarella o feta. Il marchio Chianti è legato ad un accordo specifico ma non credo che sia un tema di disaccordo”.

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Il TTIP è l’anticamera del governo mondiale, l’ennesimo tentativo degli Usa di instaurare l’Impero in modo formale. Progetto al quale si oppongono anche i patrioti americani.

Siamo in una fase storica simile alla transizione dalla Repubblica all’Impero. Svolta decisiva furono le guerre puniche, che sancirono, non solo la vittoria di Roma, ma anche la ‘esigenza’ di ‘proteggersi’ creando l’Impero. Vinsero le élite mercantili, quelle che, oggi, sono rappresentate dalla multinazionali: che volevano, allora come oggi, importare liberamente, e a basso costo, merci e prodotti che fino ad allora potevano essere prodotti in Italia. Fu la catastrofe dell’agricoltura italica, e dei piccoli produttori: stretti tra latifondisti che usavano schiavi, e la Globalizzazione. Stiamo ripetendo gli stessi errori.




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