I burattini di Soros vandalizzano Genova contro espulsione clandestini – FOTO

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Genova – Centinaia di scritte su muri, vetrine e palazzi vandalizzati, un carrello della spesa carico di legna incendiato nella centralissima piazza De Ferrari, uova piene di vernice nera lanciate contro la sede dell’esercito di largo Zecca e contro il palazzo della Prefettura.

Hanno invaso Genova all’improvviso. Trecento antagonisti vicini agli ambienti dei centri sociali e al famigerato movimento “No Borders”, finanziato da Soros, che copre gli stupri dei clandestini.

E’ accaduto ieri sera, a Genova. Si sono raccolti in via delle Fontane per un corteo non organizzato di protesta contro il rimpatrio dei clandestini, loro fornitori di droga. I manifestanti hanno spiazzato le autorità, che nella loro incapacità hanno lasciato mano libera a 300 fancazzisti violenti, le stesse autorità, che vietano le manifestazioni contro l’immigrazione.

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Durante la manifestazione, che si è spostata dal centro storico a piazza De Ferrari sino alla Prefettura, non sono mancati i momenti di tensione. Il più critico davanti a palazzo Spinola quando gli antagonisti hanno lanciato razzi contro la sede della prefettura prima e contro gli agenti poi. Si è sfiorato il contatto con i poliziotti in assetto anti sommossa inviati a presidio dell’edificio. Perché il prefetto ama i muri, ma solo per se stesso.

Il corteo si sposta poi verso Manin ed è in via Assarotti che si registrano altri momenti di tensione. Questa volta con gli abitanti della zona che accusano i manifestanti di aver imbrattato muri e vernice. «Venite a pulire, delinquenti», grida la gente dalle finestre. Si sfiora la rissa ma l’intervento della polizia scongiura tutto. Alla fine il corteo si disperde. Tutte le scritte vengono documentate dalla polizia scientifica. E molte sarebbero in lingua straniera. «Questa circostanza – ipotizza una qualificata fonte della Questura – fa pensare che molti manifestanti arrivassero dall’estero». Schengen.

Deve essere appagante, fare finta di essere rivoluzionari, ed essere, invece, i burattini di Soros. A pagamento.