Appena sbarcati già occupano la strada – FOTO

Vox
Condividi!

Mentre il governo continua a scaricare migliaia di clandestini africani, quelli già qui, ecco cosa fanno:

lamezia

migranti-13-aprile-2.jpg

Vox

Sono i giovani fancazzisti africani ospiti degli hotel di Lamezia Terme, lamenterebbero il ritardo dell’iter per ottenere il rilascio del permesso di soggiorno. Dicono di essere profughi, questi bugiardi, in fuga da guerre inesistenti: tutti giovani e tutti maschi.

La protesta sta quindi provocando disagi alla circolazione stradale. Sul posto sono presenti gli agenti della polizia, i carabinieri e polizia municipale che stanno monitorando la situazione.

Fratelli d’Italia: ripristinare immediatamente l’ordine pubblico

VERIFICA LA NOTIZIA

“Premesso che il nostro partito, è impegnato con varie campagne a livello nazionale per tutelare prima gli italiani e poi per far rivedere questa politica d’immigrazione effettuata dall’attuale Governo, ma in ogni caso ci sentiamo in dovere – asseriscono i dirigenti del coordinamento cittadino di FdI – di prendere una posizione netta in merito agli ultimi eventi di protesta effettuati da soggetti extracomunitari in città per motivi di ritardo dei permessi di soggiorno o asilo politico. Non è concepibile che venga permesso ai migranti ospiti di centri accoglienza, di uscire liberamente dai centri di accoglienza, di occupare arterie principali della città destinate al raggiungimento dell’Ospedale, di uffici pubblici, creando ingenti disagi a tutta la popolazione e impiegando anche dispendio di Forze dell’Ordine che devono poi necessariamente monitorare tali eventi. Come Fratelli d’Italia, chiediamo che tali forme di proteste vengano immediatamente represse, con un ripristino dell’ordine pubblico immediato al fine di non creare disaggi a tutta la popolazione lametina. La politica dell’accoglienza, in ogni caso – concludono i dirigenti del partito di Giorgia Meloni – non può e non deve essere effettuata in spregio dei diritti dei cittadini italiani e delle normative italiane in materia di orine pubblico”.