Rom espulsa per finta torna a minacciare vittima

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Prima l’antefatto:  PESTATO 2 VOLTE DAGLI ZINGARI PERCHE’ PROTESTA CONTRO RACKET E DEGRADO

E’ stato aggredito per ben due volte in pochi giorni e questo solo per avere denunciato il degrado provocato da una clochard di origine romena. Tommaso Murò, commerciante di articoli sportivi, vive e lavora nella zona delle Colonne di San Lorenzo e un giorno ha contattato la polizia locale (come scrive lui stesso su Facebook) per chiedere l’intervento di Amsa, affinché venissero rimosse feci e urina di fronte all’ingresso della sua abitazione, dato che la donna usa lo spazio tra il muro e l’aiuola come un bagno pubblico.

La clochard allora, probabilmente infastidita, ha tentato senza successo di sottrargli il portafogli dalla tasca mentre si intratteneva con una persona di fronte alla sua abitazione, ma la denuncia non è stata raccolta dalle forze dell’ordine perché il reato non era stato effettivamente consumato.

Anche se questa volta la denuncia è stata presa in carico, Tommaso sostiene che i carabinieri gli avrebbero riferito che non sarebbe possibile allontanare la donna dall’area, in quanto «il comune di Milano consente a queste persone CITTADINI INDIFESI A MILANO-5di restare in strada, ovunque possano trovare riparo, per l’emergenza freddo».

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L’incubo si è materializzato però ancora e più violentemente venerdì sera. Si è trovato davanti alla porta di casa lo stesso uomo che gli ha dato un pugno al volto facendolo cadere, poi gli ha stretto attorno al collo una fascetta da imballaggio. Dopo averlo colpito nuovamente in faccia, si è alzato e gli ha detto ridendo “Non era contenta del lavoro che ho fatto domenica, voleva un altro ritocchino…”». Tommaso Murò ha subito chiamato il 112 per chiedere aiuto ed è stato trasportato al pronto soccorso del Policlinico, con ematomi su tutto il volto. Ora la sua speranza è che le forze dell’ordine facciano qualcosa. Ormai ha paura, specie quando rientra a casa: «Spero che le forze dell’ordine intervengano: non voglio essere pestato ogni giorno».

Dicevano di averla espulsa. Ma ieri, la zingara si è ripresentata nello stesso punto e appena ha visto il negoziante lo ha minacciato dicendogli “Stavolta il mio amico ammazza te e il tuo cane“.

Per questo e per l’inosservanza del precedente decreto, la donna è stata di nuovo allontanata dall’Italia. Sempre per finta, con un fogliettino.

“Non voglio creare allarmismo o xenofobia – ha commentato Murò – ma voglio esternalizzare il mio sdegno per istituzioni che alla fine tutelano più i danneggianti che i danneggiati”.