UE se ne frega del referendum: “Ucraina in UE”

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Il processo di liberalizzazione dei visti europei per l’Ucraina “non è e non è mai stato legato” all’accordo di libero commercio respinto dal referendum consultivo olandese della scorsa settimana. E’ l’ultima menzogna della UE e dei suoi sacerdoti della Commissione europea, ricordando che un nuovo rapporto sulla valutazione del rispetto dei ‘benchmark’ sarà presentato in primavera e che il tema era già stato trattato dal presidente Jean Claude Juncker, nell’incontro con il presidente ucraino Petro Poroshenko del 17 marzo scorso. Altre fonti europee sottolineano che “può sembrare che ignoriamo gli elettori olandesi, ma dobbiamo mantenere la nostra parola con l’Ucraina”.

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Perché prima di firmare accordi chiedi agli elettori, e non il contrario. Ma la UE è l’incarnazione in occidente dell’URSS, quando a rispetto delle sovranità nazionali e diritti democratici.

Sia chiaro: tutto questo avviene per ordine di Washington, che vuole l’Ucraina in orbita ai suoi schiavi UE.