200 terroristi entrati come profughi grazie a corridoi umanitari

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Duecento terroristi islamici siriani e iracheni sono entrati in Europa con l’inganno, grazie ai buoni uffici del Vaticano

Si troverebbero a Dresda, Lipsia e Francoforte. La notizia, dall’intelligence di Praga, è confermata da un funzionario governativo: «Siamo stati accostati dalla stampa di mezzo mondo ai nazisti e bollati come intolleranti, ma noi i rifugiati li abbiamo accolti a Praga. Purtroppo siamo stati raggirati e adesso il problema è diventato della Germania».

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Aderendo ad un folle progetto voluto dal Vaticano e coordinato dalla Conferenza episcopale ceca, il governo aveva offerto la propria disponibilità ad accogliere rifugiati provenienti dai campi profughi della Giordania: «Dobbiamo sapere esattamente da dove viene e chi è, l’attitudine a integrarsi, quindi se si tratta di persone in grado di trovarsi un lavoro e se hanno qualche livello di istruzione, con precedenza alle minoranze cattoliche perseguitate dal Califfato Islamico».

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Seguendo questi criteri sono arrivati i duecento rifugiati, tutti in possesso di documenti, con nomi di battesimo cristiani che attestavano religione e provenienza. Dopo una serie di accertamenti, i funzionari di polizia si sono accorti che i passaporti forniti dai profughi erano falsi e dal commissariato di Uherske Hradiste è scattato l’ordine di fermarli. «Troppo tardi – spiega il viceministro dello sport – erano già saliti su un pullman partito dalla stazione di Florenc con direzione Dresda». Li manda ISIS.