Funzionaria Frontex: “Quante menzogne dai finti profughi di Lesbo”

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I trucchi per passare la frontiera in Europa, svelati da una funzionaria del controllo di frontiera secondo la quale, su 5 migranti che chiedono asilo 1 mente. Gli altri non hanno comunque diritto, perché provengono da paesi non in guerra.

Anna Smigielska, di Frontex, la famigerata agenzia UE che si occupa di traghettare clandestini in Europa, racconta che i nuovi arrivati giungono ai posti di confine armati di una serie di trucchi e bugie per convincere gli addetti a farli passare in Europa. Molti hanno documenti falsi per mostrare la loro provenienza dalla Siria, invece della loro vera residenza.

Anna Smigielska, che nel suo Paese, in Polonia, fa parte del reparto di Polizia che si occupa del traffico di esseri umani, ha il compito di intervistare i migranti per identificare la loro nazionalità, rivela cosa deve affrontare lo staff che si occupa dei nuovi arrivi a Lesbo su barconi provenienti dalla Turchia. Racconta che i migranti più ricchi pagano ai contrabbandieri in Turchia denaro extra per un servizio su misura, per prepararli alle domande che dovranno affrontare per determinare la loro nazionalità una volta al confine.

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Ci sono uomini da soli che si uniscono a famiglie fasulle, fingendosi fratelli o mariti per ingannare i controlli, mentre altri copiano risposte date da altri clandestini in fila davanti a loro. In alcuni casi, ci sono clandestini che arrivano dai Caraibi all’ Europa attraverso la Turchia, e in seguito affermano di essere siriani. Molti vengono riconosciuti perché non sanno nemmeno chi sia il leader del paese dal quale dicono di provenire o non riconoscono la valuta o quale scuola abbiano frequentato.

Secondo Smigielska, uno su cinque migranti giunti in Grecia mente circa la propria nazionalità, in un apparente tentativo di chiedere asilo all’ UE. Il che non significa che gli altri 4 abbiano diritto, ma non mentono. Il numero di persone che dichiarano false nazionalità è aumentato negli ultimi mesi, a causa dei controlli più serrati.

“Uomini soli a volte si uniscono a donne senza marito e con bambini offrendo loro aiuto, in cambio la donna deve dichiarare che l’uomo è il marito o il fratello. Ma una volta che arrivano ai controlli è chiaro dal linguaggio del corpo che non sono parenti o una coppia”.
C’è stato anche il caso di un uomo proveniente da Haiti, nei Caraibi, che affermava di essere siriano: “Continuavamo a dirgli: non parli arabo e francamente non sembri un siriano. Ma continuava a sostenere di esserlo. Infine gli abbiamo detto: devi dirci di dove sei, non puoi essere siriano. E lui ha risposto: Ok, vengo dall’ Afghanistan. Solo dopo un po’ ha ammesso di venire da Haiti”.

Nordafricani provenienti da Marocco, Tunisia e Algeria sostengono di venire dalla Siria, perché di lingua araba. Anche iraniani e pakistani affermano di essere afghani. La Smigielska è stata inviata a Lesbo dall’unità investigativa polacca ed è specializzata in traffico di esseri umani.