Clandestini, collaborazionisti di overthefortress tornano a Idomeni

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Proseguirà fino al prossimo primo maggio la staffetta fra l’Italia e la Grecia dei collaborazionisti del progetto #overthefortress, che si alternano per portare sostegno nell’accampamento dei clandestini islamici di Idomeni, al confine con la Macedonia. Oggi, alcuni dei 300 collaborazionisti già rientrati in Italia hanno illustrato ad Ancona, all’Ambasciata dei Diritti (sembra Orwell ma questi sono così di natura), i risultati della prima missione di sostegno agli invasori islamici.

”L’attività a Idomeni – hanno detto – è stata organizzata in gruppi di lavoro, per la distribuzione di beni e medicinali, l’assistenza legale, sempre affiancati dal gruppo dei mediatori che hanno tradotto e agevolato il dialogo con i migranti”.

UN MOMENTO DEL DIALOGO
UN MOMENTO DEL DIALOGO
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Il gruppo che in questi giorni si trova a Idomeni rientrerà il prossimo lunedì, lasciando il posto ad un altro contingente di collaborazionisti. In contemporanea, dal 14 aprile un secondo gruppo di fancazzisti si recherà a Calais.

Questi sono la quinta colonna dell’invasione. Sono i portaborse dei clandestini islamici. Ma non è una questione politici, è principalmente una questione psichiatrica, di perversione para-sessuale.