Renzi svende anche la sicurezza dei cieli italiani

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Nel 2015 il gettito da privatizzazioni è stato pari a più dello 0,4% del Pil, cioè oltre 6,5 miliardi. Il programma per i prossimi anni prevede entrate pari allo 0,5% l’anno nel 2016, 2017 e 2018, e allo 0,3% nel 2019. Lo si legge in una bozza del PNR, il Piano nazionale delle riforme allegato al Def. Le chiamano ‘riforme’. E’ una svendita spericolata.

ENAV è la Società a cui lo Stato italiano che gestisce e controlla il traffico aereo civile in Italia. Interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e vigilata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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Tra le operazioni concluse nel 2015 rientrano la cessione al mercato di una quota del capitale di Enel e il collocamento in Borsa di azioni di Poste Italiane nella misura del 33,2% del capitale. Per il 2016 sono state fissate le modalità per l’alienazione di una quota fino al 49% del capitale di Enav. “Altre operazioni – si legge – verranno attuate in corso d’anno in funzione degli obiettivi di gettito. La privatizzazione delle Ferrovie dello Stato o sue componenti rientra nel programma di medio periodo del Governo”.
Nel 2016 arriverà anche “la seconda Legge annuale sulla concorrenza” che “sarà varata dopo la segnalazione da parte dell’Autorità Garante”. Il nuovo provvedimento è già “allo studio”, si legge ancora, e “potrebbe intervenire sul settore delle comunicazioni, sanità, trasporti e servizi pubblici locali, in raccordo con la riforma della Pubblica Amministrazione”.

Svendono settori strategici. Folle.