Brescia è un lazzaretto: dopo la Scabbia, a scuola arriva Tubercolosi

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Dopo la Scabbia all’istituto superiore Sraffa di Brescia: cinque studenti malati. Sette giorni dopo altri due casi di malattie tornate sull’onda dell’immigrazione colpiscono la città.

Uno studente del liceo classico Arnaldo ha la tubercolosi, all’istituto tecnico-commerciale Abba, un altro caso di scabbia. Il contagio della tubercolosi avviene per trasmissione da un individuo malato per via aerea: saliva, starnuti o tosse.

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Nel secondo caso il personale sanitario dell’ATS di Brescia ha immediatamente effettuato l’inchiesta epidemiologica prevista dal Protocollo Regionale e si è prontamente attivato presso la scuola contattando ed incontrando il Dirigente Scolastico per dare informazioni e chiarimenti sul caso e sulle azioni preventive rappresentate dall’esecuzione di test mantoux agli alunni, insegnanti, collaboratori scolastici ed eventuali altri contatti stretti della classe frequentata. Il 7 aprile operatori medico/sanitari dell’Equipe Territoriale Igiene di Brescia hanno incontrato i genitori degli alunni della classe interessata e il personale scolastico per dare specifiche informazioni sanitarie e rispondere alle richieste dei partecipanti.

Ma tranquilli, anche stavolta, il giornale locale ci informa che la “situazione risulta completamente sotto controllo e, anche in questo caso, è attivata la sorveglianza sanitaria prevista”.