Guidi: “Non sono la tua sguattera del Guatemala”

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“Vorrei prima di tutti ringraziare i magistrati per avermi dato la possibilita’ in tempi cosi’ brevi di chiarire questa vicenda cosi’ spiacevole per me. Ho risposto a tutte le loro domande. Dal punto di vista giuridico ho appreso definitivamente di essere persona offesa”. Cosi’ l’ex ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, in una nota diffusa al termine della sua audizione presso la procura di Potenza che indaga sulle attivita’ petrolifere nella Regione. Guidi è stata in procura per circa tre ore e ha lasciato il palazzo di giustizia di Potenza senza incontrare i giornalisti. Il verbale della sua testimonianza e’ stato secretato dalla Procura. Prima di essere ascoltata dagli inquirenti, un collaboratore dell’ex ministro aveva fatto sapere che stava valutando se parlare alla stampa, ma che lo avrebbe concordato con la procura. Evidentemente ha ritenuto di evitarlo.

‘Razzismo’ radical chic

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“Non fai altro che chiedermi favori, con me ti comporti come un sultano… mi sono rotta… a 46 anni… tu siccome stai con me e hai un figlio con me, mi tratti come una sguattera del Guatemala”: e’ questo uno dei passaggi delle intercettazioni – pubblicate da alcuni giornali, tra i quali il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa. Il Messaggero – in cui l’ex ministra dello Sviluppo economico Federica Guidi si rivolge al compagno Gianluca Gemelli, indagato nell’inchiesta sul petrolio in Basilicata.

Ne esce un ministro veramente ‘triste’, di un governo veramente osceno.