Dodici giovani maschi africani accolti in convento, paghiamo gli …….. ai frati

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Articolo delirante: http://www.farodiroma.it/2016/04/07/i-francescani-di-gualdo-tadino-aprono-il-loro-convento-ai-profughi/

Come previsto ieri pomeriggio sono giunti al convento della S.ma Annunziata di Gualdo Tadino, accompagnati dagli operatori e dalla direttrice della Caritas diocesana sr. Elisa Carta, i dodici profughi provenienti da Senegal e Ghana. L’accoglienza è avvenuta alla presenza del ministro provinciale fra Claudio Durighetto, del guardiano del convento p. Mario Misseri e del sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti.

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I profughi sono molto giovani, la loro età va dai 18 ai 35 anni; la maggior parte di essi ha lasciato il proprio Paese alla ricerca di un futuro migliore in Europa e in particolare nella parte settentrionale del nostro continente. In molti casi infatti la loro permanenza in Italia sarà temporanea e costituirà solo una tappa che li ricongiungerà ai familiari ormai stabiliti in altri Paesi europei o li porterà a cercare in essi un lavoro dignitoso. Nonostante il comprensibile stato di confusione in cui alcuni di essi è parso si trovassero, legato probabilmente al lungo e difficile viaggio affrontato, i giovani sono sembrati contenti della nuova sistemazione nella struttura del convento la cui splendida collocazione a qualcuno è parsa persino ricordare i paesaggi della propria terra. Segno, forse, di una nostalgia che già abita il cuore di queste persone. Soprattutto però i giovani sono sembrati animati da un forte desiderio di iniziare una nuova vita. Certo, le difficoltà non mancheranno: a cominciare dal vivere assieme tenendo conto del diverso credo religioso che li caratterizza, vi sono infatti tra di loro sia cristiani che musulmani, e dall’occupazione da trovare. Oltre che dai problemi di integrazione a cui dovranno far fronte a partire dai prossimi giorni.

I famosi profughi da Senegal e Ghana. Dove la guerra risale all’800. La realtà è che paghiamo gli (beeep) ai ‘frati’. Hanno ‘gente fresca’ in convento e noi gli passiamo anche 35 euro per ogni ‘giovane’ al giorno. Ora et labora…