Arrestato Dinko Valev, il cacciatore di clandestini islamici

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AGGIORNAMENTO: Avevamo appena scritto l’articolo, quando è giunta notizia dell’arresto di Dinko Valev e dei suoi patrioti mentre stavano bloccando un’altra ventina di invasori. Trattenuti per oltre un’ora dalla polizia bulgara, su pressione dei media di distrazione di massa occidentali che da settimane stanno accusando Valev di ‘rassismo’.



 

Nell’Europa dei mollaccioni, dei collaborazionisti e dei giornalisti a libro paga delle multinazionali, c’è ancora spazio per uomini veri. Precisamente al confine tra la Bulgaria e la Turchia, dove la recinzione installata dal governo di Sofia – per impedire l’ingresso dei clandestini islamici – non basta. Da qualche mese gruppi di «cacciatori di clandestini» (così si autodefiniscono) sono entrati in azione organizzando delle vere e proprie ronde di patrioti. Si muovono in gruppi di dieci-quindici persone, girano per i boschi a bordo di quad e jeep. Vanno a caccia di invasori. Ufficialmente non sono armati: «Ci bastano le mani», dicono questi patrioti che hanno nel wrestler Dinko Valev il loro leader.

Ne abbiamo già parlato: Dinko “The Destroyer” Valev è un uomo bulgaro che vive nel paese di confine bulgaro con la Turchia di Yambol. Dinko è un patriota, e ha deciso di pattugliare il confine a caccia di invasori islamici. E ne ha catturati molti, di clandestini.

L’ultima «battuta di caccia» risale a domenica. Con gli undici membri dell’«Organizzazione a protezione dei cittadini bulgari» c’era anche una troupe dell’emittente privata Nova Tv che ha ripreso la cattura di 23 clandestini probabilmente pakistani. Presi, immobilizzati, stesi a terra a pancia in giù in fila uno dopo l’altro. Poi la chiamata alla polizia e la consegna del agli agenti.

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La polizia non sembra particolarmente dispiaciuta, anzi. Ovviamente la portavoce degli agenti di frontiera, Lora Lyubenova, ha ricordato che «gli arresti spettano esclusivamente a noi». Salvo poi aggiungere che ogni chiamata dei cittadini che segnalano attraversamenti irregolari alla frontiera «è apprezzata dalle autorità».

Questi gruppi sono saliti alla ribalta nelle scorse settimane, quando la tv ha dedicato un servizio a Dinko Valev, esaltandolo come «super eroe». Mentre i nostri esalto personaggi meschini come i marinaretti che raccattano – a pagamento – i clandestini in Libia.

Pensate al rovesciamento totale dei valori: qui si esaltano i ‘volontari’ di MSF e di altre organizzazioni che allestiscono navi che vanno a prendere clandestini per scaricarceli in casa, e lo fanno per soddisfare il loro smisurato ‘ego umanitario’.

Nel servizio della tv, Valev racconta del suo blitz «a mani nude» del febbraio scorso: catturati sedici siriani. Nel video registrato nei boschi dai suoi compagni di ronda si vedono i migranti stesi a terra secondo il solito copione, in attesa dell’arrivo della polizia, e si sente Valev urlare: «Siete venuti qui per uccidere i bulgari come cani». Poi il wrestler 29 enne spiega il perché della sua missione: «I clandestini sono persone cattive e pericolose e dovrebbero rimanere a casa loro. Sono terroristi pericolosi». Lamenta gli scarsi controlli alla frontiera, che fanno della Bulgaria «un cortile aperto e completamente disorganizzato» e accusa la polizia di fare «troppo poco».

AGGIORNAMENTO: Avevamo appena scritto l’articolo, quando è giunta notizia dell’arresto di Dinko Valev e dei suoi patrioti mentre stavano bloccando un’altra ventina di invasori. Trattenuti per oltre un’ora dalla polizia bulgara, su pressione dei media di distrazione di massa occidentali che da settimane stanno accusando Valev di ‘rassismo’.