Magistrato vuole Maresciallo in galera perché osa perquisire ladri Rom

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Rimini, fiera della gelateria e della pasticceria. Insieme ai turisti e ai visitatori, arrivano anche i borseggiatori. Zingari. Per questo le forze dell’ordine organizzano un sistema di prevenzione. Non che serva a molto, visti tutti gli impedimenti che devono affrontare, e la collaborazione dei magistrati con i criminali, piuttosto che con chi li persegue, ma loro ci provano.

Fanno controlli nei bus. In uno di questi, salgono quattro zingari e insieme a loro alcuni carabinieri in borghese. Essendo noti alle forze dell’ordine, quando i Rom lasciano l’autobus i carabinieri decidono di perquisirli e li portano in questura per accertamenti.

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I carabinieri sospettano che i quattro rom abbiano messo a segno alcuni colpi. Ma dalle perquisizioni non risulta, saranno stati bravi a nascondere la refurtiva, così vengono lasciati andare.

Ma gli zingari hanno avvocati. I soliti ‘avvocati’. E così, dopo qualche giorno, la Procura mette sotto indagine il maresciallo dei carabinieri per “perquisizione arbitraria”. “Il magistrato non è stato avvertito prima e senza il suo via libera, nessuno poteva mettere la mani addosso ai quattro presunti borseggiatori”.

Gli stessi magistrati che non ci penserebbero due volte, ad ingabbiare chi scrive contro di loro.