Anche ‘epidemia’ di Tumori nel caso PD-Petrolio

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I Carabinieri del Noe hanno acquisito migliaia di cartelle cliniche negli ospedali lucani per verificare le patologie presenti in regione, tra cui anche quelle relative ai tumori, nell’ambito del filone d’inchiesta della Procura di Potenza sulle attività di smaltimento dei rifiuti prodotti dal Centro Oli dell’Eni.

A Potenza è anche in corso una perizia specifica, condotta in contradditorio tra le parti. I rilievi, per quanto riguarda la parte relativa alle attività del Centro oli di Viggiano (Potenza), stanno proseguendo in tutta la Basilicata con indagini epidemiologiche anche sui “bioindicatori”, ovvero su indicatori utili a dimostrare i possibili livelli di inquinamento sulle produzioni agricole locali e sugli allevamenti.

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Intanto, dopo quelle di Fornero e Mogherini, ecco le lacrime dell’ex ministra al telefono con il ‘compagno’. L’accusa di essere usata dal convivente per procurargli facilitazioni nei suoi affari con i francesi di Total, nell’ambito delle estrazioni petrolifere a Tempa Rossa. La frase “mi stai utilizzando”, riportata dal quotidiano La Repubblica e attribuita all’ex membro del governo Renzi. Nuovi elementi emergono dalle intercettazioni al vaglio degli inquirenti sull’inchiesta già definita come Trivellopoli. Elementi che porteranno la ex titolare delle Attività produttive, Federica Guidi, ad essere interrogata dai Pm di Potenza per chiarire i dettagli di quelle conversazioni telefoniche con il manager e suo compagno Gianluca Gemelli.

Il colloquio registrato
Gianluca Gemelli è sempre più al centro dell’inchiesta su Trivellopoli, sia per i fatti di Tempa Rossa che per il filone siciliano legato al porto i Augusta. Dalla letture delle telefonate pare che l’ex ministra Guidi si fosse accorta di essere utilizzata da Gemelli per il suo ruolo istituzionale, e che si sentisse sotto pressione fino al punto da sbottare in lacrime, al telefono, con il manager. Questo dettaglio, come pure gli incontri con i manager della Total alla vigilia dell’inserimento della multinazionale francese nella lista di società fornitrici in affari con Gemelli, e le pressioni perché passasse l’emendamento che avvantaggiava di fatto l’asse italo-francese nell’affare dell’estrazione, saranno al centro dell’interrogatorio della Guidi.