Gli autori di queste inchieste “inventano ciò che scrivono”, siamo dispiaciuti dalla qualità delle indagini “sui presunti legami” del circolo del presidente e tutto queste montature si spiegano con l’alto livello di ‘putin-fobia’ raggiunto fuori dalla Russia. Così il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalle agenzie a proposito dei Panama Papers. Secondo Peskov non c’è dubbio che, sebbene altri leader mondiali siano stati coinvolti nello scoop il “vero obiettivo” era Putin.
Piuttosto evidente. Lo abbiamo scritto subito ieri. Non c’è dubbio che in Russia come in altri Stati ci siano elementi vicini al potere che muovono denaro, ma i media hanno subito puntato l’obiettivo su Putin, non ostante mentre nel caso di Cameron e di altri leader si tratta di familiari coinvolti nei Panama Papers, nel caso del presidente russo di ‘individui a lui vicini’.
E poi non può non saltare agli occhi l’assenza di politici americani e tedeschi.