Declino dell’Occidente: i fratelli Wachowski, ora ‘sorelle’

Vox
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Beh, o sorelle. Poi ci aggiorneranno. Wikipedia, che su argomenti come razza, storia e sesso è una sorta di appendice di qualche freakkettone da centro sociale, ci informa che:

Lana Wachowski, nata Laurence e nota un tempo come Larry (Chicago, 21 giugno 1965), e Lilly Wachowski, nata Andrew Paul e nota un tempo come Andy (Chicago, 29 dicembre 1967), sono due sorelle transgender cineaste statunitensi, un tempo note come Fratelli Wachowski, principalmente conosciute per avere ideato la saga di Matrix.

Orwell non avrebbe potuto scrivere meglio. E nemmeno immaginare una distopia così stupida e al tempo stesso degradante come quella che stiamo vivendo.

‘Lana’ Larry Wachowski con Andrew Paul Wachowski quando ancora pensava di essere un uomo

In realtà, Lilly Wachowski è ancora in ‘transizione’, ciò vuol dire che non è più un uomo, secondo il suo cervello ovviamente, ma non ancora una donna.

Ieri si è presentato/a in pubblico così conciato/a:

Wachowski's series Sense8 was awarded Outstanding Drama Series taking out the top spot against more well known shows Grey's Anatomy, How To Get Away With Murder and Empire

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Director Lilly Wachowski attended the GLAAD Media Awards on Saturday

It was her first appearance since coming out as transgender

Sempre pensato che per concepire Matrix si deve essere dei geni o dei pazzi. Più probabilmente entrambe le cose. O forse erano geni e ora hanno fatto la ‘transizione’.

Un tempo, le patologie mentali si curavano, oggi si assecondano. Ma l’ideologia non fa sconti, e crea infelici che arrivano ad assumere ormoni ed amputarsi sessualmente, credendo di risolvere, in questo modo, un problema che è invece di percezione psichica. Non lo risolvono, come dimostrano le statistiche dei suicidi in persone trans post-operate.

Il ‘transessualesimo’ è una vera e propria dottrina che si situa nel più ampio concetto della ‘intercambiabilità’ degli individui. E’ oltre l’omosessismo, ne è una degradazione ulteriore a livello sociale, perché incide nell’essenza stessa dell’individuo. Lo rende ‘liquido’, e quindi, intimamente ‘non esistente’ come entità. E’ un tuffo nel caos dell’incompiuto dal quale la civiltà era uscita millenni fa.

E le prime vittime sono coloro che un tempo venivano aiutati, e che oggi, invece, vengono sfruttati come fenomeni da baraccone.