Pakistani: “Cristiani rendono acqua impura”

Vox
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“L’odio in Pakistan – un Pese dove i cristiani rappresentano meno dell’1 per cento della popolazione, e il 15 per cento degli accusati di blasfemia – è così radicato che tanti musulmani pensano che i cristiani contaminino l’acqua potabile, tanto da bere in pozzi separati. Musulmani che, in larga parte, sono istruiti nelle madrasse, perché è più conveniente. Questo consente all’imam del luogo di coltivare l’odio attraverso una linea ‘dura’ dell’islam, che è quella che va per la maggiore nelle moschee del paese. In Pakistan, i cristiani sono considerati spie dell’occidente, ed è per questo che non è affatto sorprendente che si siano verificati proprio qui tre enormi attentati negli ultimi quattro anni”.

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A dirlo, in una conversazione con il Foglio, è Wilson Chowdhry, presidente della British Pakistani Christian Association (BPCA), due giorni dopo la strage che ha colpito intere famiglie che festeggiavano la Pasqua, a Lahore. Non è sorpreso dalla strage della domenica di Pasqua a Lahore, rivendicata dai talebani in chiave anti cristiana. C’era da aspettarselo, dice: “Da tempo abbiamo messo in guardia il governo pachistano sulle minacce crescenti contro la comunità cristiana, soprattutto dopo l’impiccagione di Mumtaz Qadri. Questi è stato giustiziato per il suo ruolo nell’assassinio dell’ex governatore del Punjab, Salmaan Taseer, un coraggioso politico che aveva chiesto l’abrogazione delle draconiane leggi sulla blasfemia, auspicando altresì la liberazione di Asia Bibi, la vittima più celebre di tali leggi. Quasi ogni musulmano in Pakistan ha passato il tempo attaccando le élite musulmane liberali e i cristiani, chiedendo la liberazione di Mumtaz Qadri, divenuto una sorta di eroe islamico e un vanto nazionale. Migliaia lo hanno ricoperto di fiori durante il processo, che lui ha vinto in Appello prima del verdetto decisivo della Corte Suprema. I cristiani invece chiedevano giustizia per Salmaan Taseer, e per questo sono divenuti dei paria. I cristiani chiedevano giustizia per sradicare l’impunità che ammantava gli estremisti”.

Noi, i Pakistani li facciamo entrare qui. Come profughi.