Oltre 2.700.000 euro per insegnare ai bambini che Rom non rubano e Gay è bello

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Volete sapere come la Ue utilizza i soldi delle tante tasse che tutti noi inviamo a Bruxelles? In marchette a zingari, immigrati e propaganda omosessista. Ad esempio:

FINANZIAMENTI EUROPEI – Il Bando “JUST/2015/RDIS/AG/DISC”, emanato dall’Unione Europea nell’ambito del programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza”, intende sostenere progetti volti a promuovere l’effettiva attuazione del principio di non discriminazione e l’integrazione dei Rom.

Azioni
Progetti transnazionali o nazionali riguardanti le seguenti priorità:
• Lotta alla discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, al fine di favorire l’accettazione sociale delle persone LGBTI. Le attività possono puntare a sensibilizzare e a combattere gli stereotipi negativi, dannosi riferiti a queste persone, nonché a favorire la formazione, l’apprendimento reciproco e lo scambio di buone pratiche. Le attività possono riguardare in particolare la non discriminazione nei settori dell’istruzione, dell’occupazione, della salute e/o l’integrazione, in altri settori, della dimensione dell’ accettazione sociale delle persone LGBTI.
• Gestione della diversità nel settore pubblico e privato, ossia individuazione delle pratiche esistenti, attività di ricerca, misurazione dei benefici della gestione della diversità e sensibilizzazione su questo tema. Le attività possono essere collegate al lancio e all’attuazione delle Diversity Charters
• Rom, ossia attività mirate a sensibilizzare e a combattere gli stereotipi negativi, dannosi su queste comunità, supportando in tal modo la loro integrazione nella società. Individuazione e scambio di buone pratiche nell’accesso all’istruzione, all’occupazione, all’assistenza sanitaria o all’alloggio, nonché in materia di lotta alla discriminazione, protezione dei bambini e delle donne Rom e empowerment per l’integrazione dei Rom.
• Discriminazione multipla, ossia attività di ricerca su questo fenomeno, sensibilizzazione in merito alla sua esistenza e alle conseguenze che ne derivano, individuazione e scambio di buone pratiche in materia di lotta alla discriminazione multipla.

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Attività finanziabili
• cooperazione e formazione dei professionisti pertinenti (operatori dei servizi sanitari e abitativi , polizia, magistratura, assistenti sociali, insegnanti, datori di lavoro, rappresentanti sindacali, personale delle università..) per migliorare la prevenzione e la lotta alla discriminazione, compreso anche l’istituzione di procedure formali o informali e di programmi di sostegno per rispondere a situazioni di discriminazione;
• apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche, cooperazione, incluso l’individuazione di migliori prassi trasferibili ad altri Paesi partecipanti;
• attività di divulgazione e sensibilizzazione (anche a livello locale), quali seminari, conferenze, campagne o attività dei social media e della stampa.
Il bando punta a finanziare progetti che garantiscano impatto e benefici concreti per i gruppi target.
Questo bando non ha lo scopo di finanziare progetti che riguardino:
• i bambini come vittime di bullismo/cyberbullismo ;
• la prevenzione e il sostegno alle vittime di violenza sessuale o di molestie sessuali;
• il sostegno alle vittime di altre forme di violenza contro i bambini, quali ad esempio l’abuso e la violenza domestica;
• la tratta, lo sfruttamento sessuale o le pratiche dannose come le mutilazioni genitali femminili o il matrimonio forzato;
• il razzismo e la xenofobia.

Beneficiari e durata dei progetti
Organizzazioni pubbliche e private legalmente costituite e aventi sede in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Islanda, Liechtenstein. Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali.
I progetti proposti devono prevedere una durata massima di 24 mesi. I progetti devono essere realizzati da una partnership nazionale e/o transnazionale costituita da almeno 3 organizzazioni ammissibili (1 capofila e 2 partner). Se il progetto è transnazionale, i partner devono essere stabiliti in Paesi diversi.
Un’organizzazione può partecipare in qualità di richiedente, partner o come partner associato in candidature diverse. Le organizzazioni che partecipano a diversi progetti devono avere sufficiente capacità finanziaria e operativa per realizzare più azioni. L’avvio delle attività dovrà essere calendarizzato dopo la firma della convenzione con la DG Giustizia. L’avvio del progetto prima della firma della convenzione sarà accettato solo in circostanze eccezionali, se il proponente potrà provare la necessità di avviare l’azione prima. In ogni caso i progetti non devono aver inizio anteriormente alla data di scadenza per la presentazione del progetto.

Destinatari
Gruppi vulnerabili e/o appartenenti a minoranze, comunità Rom, decisori politici, operatori della giustizia e delle forze dell’ordine, operatori sanitari, insegnanti, datori di lavoro, rappresentanti sindacali, personale delle università.

Budget
Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta deve essere compresa tra € 150.000 e € 500.000.
Le Risorse finanziarie disponibili sono € 2.765.000