Studio: violenti per natura, non dipende da ricchezza

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Intitolato  “Race, Wealth and Incarceration: Results from the National Longitudinal Survey of Youth”, il documento è stato preparato da Khaing Zaw, presso la Duke University; Darrick Hamilton, New School of Economics, New York; e William Darity presso la Duke University.

Zaw è cinese, e Hamilton e Darity sono neri, quindi non possono essere accusati di ‘razzismo’. E infatti, lo studio era nato per dimostrare che i neri sono sproporzionatamente presenti nelle carceri americane perché discriminati.

Ma alla fine, i ricercatori si sono dovuti piegare alla forza ed evidenza dei numeri: non è così, è per la loro natura intrinseca.

Ciò che la ricerca ha trovato è che la più alta incidenza della criminalità negli afroamericani non dipende dal loro status sociale, come credevano. Infatti,  anche quando tutti i fattori socio-economici sono uguali (paragonando bianchi e neri con stesso reddito) i non bianchi hanno ancora tassi di criminalità significativamente più elevati rispetto ai bianchi .

Significa che la povertà non è un fattore decisivo nel rendere criminali i neri, deve esserci qualcos’altro. E’, semmai, un effetto, insieme alla predisposizione al crimine, della loro natura.

Lo studio ha analizzato i dati del US Bureau of Labor (ministero lavoro americano): 1979 National Longitudinal Study of Youth. I dati rappresentavano un campione di diverse migliaia di individui nell’arco di diversi decenni.

 

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Le fasce di “povertà” sono state divise in dieci gruppi di reddito (Tabella 6 ).

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I risultati hanno trovato che circa il 2,7 per cento dei più poveri giovani maschi bianchi sono finiti in prigione, mentre il 10,47 per cento dei maschi neri in quella categoria è andato in prigione, e il 7,16 per cento degli ispanici. Risultati simili si hanno nelle seguenti fasce di reddito, tranne quella dei ricchissimi: ma il motivo è ovvio, non ci sono praticamente ispanici in quella fascia analizzata e i neri sono troppo pochi per avere un valore statistico.

Quindi i neri hanno, a parità di reddito e condizione sociale, 5 volte più predisposizione a delinquere.

 

Questo ha implicazioni devastanti sull’attuale politica migratoria italiana – andare a raccattare migliaia di giovani maschi neri in Libia – visto che non servirà educare o integrare: i dati dicono che sono violenti per natura. In termini relativi, ovviamente.