Vietato vietare i parchi dei bambini al cazzeggio dei finti profughi

Vox
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SONDRIO – “Vietati ai profughi parchi e strutture pubbliche per le famiglie. Vietato anche passeggiare in gruppi di più di cinque persone”. Motivo: il pericolo stupri e molestie. Ma non si può dire, meglio uno stupro che il ‘rassismo’: Colonia docet.

E così, la circolare diramata lo scorso 11 marzo dalla prefettura di Sondrio, mette in moto la solita bizzarra a$$ociazione, l’Asgi (Associazione studi giuridici sull’immigrazione) che scrive al Ministero dell’Interno, minacciando a nome dei finti profughi azioni legali, e il prefetto fa marcia indietro.

La disputa è andata in scena in Valtellina, dove vivono oltre cinquecento fancazzisti africani a spese nostre, hanno chiesto asilo, ma arrivano per lo più dall’Africa subsahariana, dove non ci sono guerre: sono ospitati in alberghi di Cosio, Sondalo, Bormio e Aprica e in alcuni appartenenti di proprietà della Carita$ e di altre a$$ociazioni, in diverse località della provincia di Sondrio.

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L’11 marzo scorso, dopo le proteste dei cittadini per alcuni ‘avvenimenti’, la prefettura di Sondrio ha diramato la circolare diretta alle strutture che ospitano i finti profughi: “Evitare la frequentazione di parchi giochi o strutture pubbliche destinate a bambini e famiglie, ad eccezione di iniziative concordate dal gestore della struttura con le associazioni locali. Evitare di passeggiare per il paese in gruppi numerosi di ospiti, limitarsi a gruppi ristretti di quattro o cinque persone; gruppi formati da numeri superiori dovranno essere accompagnati da personale idoneo”.

Il proprietario dell’albergo di Cosio che ospita a spese nostre decine di clandestini facendo affari milionari, l’ormai noto Giulio Salvi, ha protestato.

L’Associazione studi giuridici sull’immigrazione, che poco ha a che vedere con gli ‘studi’ e molto con la propaganda, dopo aver preso visione della circolare, ha inoltrato una lettera di protesta al ministero dell’Interno, prospettando azioni legali. “Le limitazioni proposte dal prefetto di Sondrio appaiono manifestamente illegittime e lesive dei diritti fondamentali tutelati dalla normativa europea e dalla nostra costituzione, ha siegato tal Anna Baracchi, del servizio antidiscriminazione Asgi. Esse, riferendosi ai soli richiedenti asilo, rappresentano inoltre una palese lesione dei principi di uguaglianza e parità di trattamento”. Poco dopo è arrivato il dietrofront della prefettura: «La circolare diretta ai responsabili delle strutture di accoglienza – recita la breve nota del prefetto – va intesa come non prodotta e sarà oggetto di totale revisione». Il precedente documento – redatto e diffuso undici giorni prima – sarebbe stato, sempre secondo quanto sottolineato dalla nota, frutto «di mero errore materiale».

Più stupri per tutti.