Residenti costretti a fare ricorso contro profughi molesti

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Depositato in Tribunale il ricorso degli abitanti di Quezzi contro l’istituzione di un centro immigrati in via Edera. Si tratta di un documento cui hanno aderito circa 170 residenti della zona.
Uno degli obiettivi è quello di bloccare l’arrivo e l’insediamento dei richiedenti asilo, in programma nei prossimi giorni. Secondo la Regione, non potranno essere 50, come preventivato in un primo momento, ma soltanto 25 perché la struttura del Ceis non sarebbe adeguata in tal senso.

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Fra i vari motivi del ricorso c’è anche quello del cambio di destinazione d’uso del palazzo di via Edera, che ospitava la congregazione religiosa, in un’area già aggravata da insufficienti servizi, forti disagi e inadeguata dai punti di vista idrogeologico, urbanistico e della viabilità con conseguente pericolo anche in caso di emergenze.

“Il Comitato Edera Tutela Futuro Quezzi – ha spiegato uno dei portavoce Paolo Aimé – con motivazioni reali, concrete, più che legittime e pienamente oggettive, senza colori politici, ha portato avanti alcune azioni con 168 firme di cittadini di Via Edera e del quartiere di Quezzi, da prima come azione extragiudiziale con l’atto di significazione e diffida ed ora come azione giudiziale con il ricorso al Tar”.