Il centro profughi gestito da immigrato visitato dai NAS

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FOSSACESIA – «I locali del Centro Sprar non sono sporchi né fatiscenti». Lo precisa, dopo l’ispezione dei Nas, Jamil Awan Ahamede, presidente della cooperativa Synergasia che ha sottoscritto il protocollo d’intesa con il Comune. «Il Centro di Fossacesia è un’eccellenza, poichè è stato costituito in ottemperanza a tutte le linee guida del manuale Sprar. Il nostro intento principale», dice Ahamede, «è l’accoglienza e l’integrazione dei nostri ospiti nella società che dovrebbe accoglierli. Parlare di “disagio” e “poca pulizia” nel Centro, dove il diritto alla protezione internazionale e il successivo inserimento sociale degli ospiti sono i primi obiettivi, è fuori luogo. Quanto verbalizzato sullo stato dei locali dove vivono i ragazzi, non corrisponde al vero: non sono sporchi né fatiscenti. A sistemarli provvede, ogni settimana, un’impresa di pulizia. Poi le nostre operatrici organizzano turni per tutti gli ospiti, proprio con lo scopo di insegnare ad ognuno a vivere in ambiente confortevole e ben organizzato. Il mio timore è che nel territorio si stia sviluppando uno spirito di intolleranza verso i rifugiati e sia questo causa
prima e infondata di un’avversione verso ogni tipo di attività svolta al Centro Sprar da noi guidato. La cooperativa può anche sanare le osservazioni fatte dai Nas e dalla Asl, impossibile è colmare il risentimento che sta affiorando verso chi ha bisogno di aiuto e sostegno».