Prete trasforma chiesa italiana in moschea: “Ce l’ha chiesto Bergoglio”

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Due parrocchie che ospitano, a spese dei contribuenti, finti profughi islamici, hanno predisposto spazi appositi destinati al culto, anche all’interno della stessa chiesa. Osceno. Accade a Pistoia, in Toscana. E lo racconta il giornale locale.

Don Alessandro Carmignani e don Massimo Biancalani sono due sedicenti parroci che collaborano con l’a$$ociazione “Virgilio – Città futura” in un progetto di ospitalità per 18 finti profughi di fede islamica.
Richiamandosi all’appello all’accoglienza lanciato dal loro manager Bergoglio, hanno deciso di offrire ai loro ospiti anche la possibilità e uno spazio fisico da utilizzare come luogo di preghiera islamica.

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In due delle tre parrocchie pistoiesi coinvolte gli spazi sono stati allestiti nelle immediate adiacenze delle rispettive chiese, e questo è già gravissimo, ma in una delle tre, la parrocchia di Vicofaro, addirittura, il luogo scelto è la stessa basilica.

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“Che c’è di strano? Nessun obbligo, ma chi vorrà potrà farlo liberamente. Non avrebbe avuto senso farli pregare in uno scantinato” hanno spiegato i due parroci, aggiungendo poi: “Ogni parrocchia dovrebbe aprire le sue porte a questi disperati, anzi invitiamo chi sia d’accordo a contattarci”.

Disperati? Questi stanno svendendo Cristo per 30 denari 35 euro. Senza contare che uno spazio destinato a preghiera islamica diventa moschea, secondo i musulmani. Ergo, la chiesa di questo presunto prete è, da ora in poi, terra islamica, per i fanatici musulmani.