Business plan di Carita$ a Milano: 1.000 profughi in cambio di 12 milioni di euro

Vox
Condividi!

Sta cominciando a diventare operativo il business plan ideato dalla Diocesi di Milano che prevede mille posti disponibili in 109 strutture e percorsi di inserimento nelle aziende parrocchie, tutto a spese dei contribuenti. Lo ha annunciato il vicedirettore di Carita$ Ambrosiana, Luciano Gualzetti.
Con le accelerazioni imposte dal ministero alle prefetture, Carita$ Ambrosiana ha potuto accreditare, a Milano e nelle provincie di Varese e Lecco, altri 240 posti, 150 messi a disposizione dalle parrocchie e 90 offerti dagli istituti religiosi che portano ad oltre mille i posti per il business dei finti profughi nelle strutture libere da IMU: stiamo parlando di una cifra che supera i 35.000 euro al giorno, e sfonda, di molto, i 12 milioni di euro in un anno. Hanno messo su un bel business plan, questi di Carita$.

Vox

L’allestimento di questi mini-centri, collocati per lo più in appartamenti, e dunque capaci di ospitare nuclei familiari o al massimo 4-5 persone, permetterà di liberare o alleggerire le strutture di prima accoglienza e di avviare percorsi d’integrazione, contando oltre che sui servizi, stabiliti dalle convezioni, anche sul contributo dei volontari e della rete di rapporti delle comunità: corsi di lingua, formazione professionale, ricerca attiva del lavoro. Secondo Gualzetti, però, “senza un nuovo quadro di regole europee Milano potrebbe trovarsi a fare i conti di nuovo con una situazione difficile causata da un lato dai rifugiati respinti in Italia dagli altri paesi Europei e dall’altro con i migranti respinti dagli hotspot ma non rimpatriati, i quali senza un permesso di soggiorno, sarebbero dei clandestini a quali non si potrà offrire nessuna vera opportunità”. E lui ha già in mente cosa fare: regolarizzare tutti, e ospitarli nei suoi hotel, pardon, parrocchie.