Così Serracchiani ha ridotto la stazione di Udine

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UDINE – La stazione ferroviaria è un postribolo di clandestini, l’arrivo dei finti profughi è incessante. Una sessantina assedia i cittadini che prendono il treno.
Ma l’assessore comunale ‘ai diritti e all’inclusione sociale’, tal Antonella Nonino, non pensa a sgomberare questa massa di Pakistani, no, pensa a cercare case per ospitarli, a spese dei contribuenti: «La Cavarzerani sta continuando ad accogliere richiedenti asilo – assicura – siamo arrivati a dare accoglienza a 450 persone, e ci è venuta in aiuto la Carita$, che nel dormitorio ha accolto altre 66 persone, un rifugio per la notte che viene esteso a tutti, anche a quelli che ancora non hanno presentato la dichiarazione di indigenza alle autorità preposte. Purtroppo – riconosce l’assessore –, capita che gli arrivi siano molto numerosi e che i posti disponibili non siano sufficienti. Succede soprattutto nel fine settimana, quando gli uffici della Questura sono chiusi, ma la situazione rispetto ad alcuni mesi fa è molto migliorata e le risposte sono più celeri».

«L’intenzione del prefetto – spiega Nonino – è di predisporre un’immediata presa in carico delle persone appena arrivate con il supporto della polizia ferroviaria, per queste persone il contributo di “Ospiti in arrivo” è prezioso».
Domenica sera al dormitorio della Caritas se ne sono presentati troppi e, per otto di loro, non c’era posto, così si sono aggiunti a quelli che già bivaccavano nel sottopasso, altri venti sono arrivati ieri con un treno giunto dall’Austria.
«Punta a risolvere questa situazione l’intervento che la Prefettura intende organizzare – rimarca l’assessore Nonino – ma è importante che queste persone si presentino alle autorità sin dal primo arrivo».

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Pazzesco. Pakistani che arrivano da un Paese senza guerre che devono essere mantenuti dai contribuenti solo perché si ‘presentano come richiedenti asilo’. E’ l’Italia nelle grinfie del PD, un partito di criminali.

«Presumo – aggiunge l’assessore – che l’incontro sarà fissato entro un paio di giorni, comunque, prima va individuata una collocazione alternativa, poi si penserà all’eventuale chiusura del sottopasso».

Al momento ci sono 106 finti minori non accompagnati presi in carico da Casa dell’Immacolata, Civiform e Bearzi, 247 adulti in sistema di accoglienza cittadino Aura attraverso strutture in convenzione con la Prefettura, 450 rifugiati alla Cavarzerani, 66 accolti dalla Carita$ e 67 allo Sprar. Un bel business.