Montecarlo non vuole profughi, controlli anche su maratoneti

Vox
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Non solo carta d’identità inserita nella pettorina dei circa mille e cinquecento atleti che hanno partecipato stamani all’edizione 2016 della maratona di Montecarlo, partita alle 9.45 da Ventimiglia (Imperia), con arrivo nel Principato di Monaco ma anche un controllo costante grazie a un sistema di telecamere, fibre ottiche e radiofrequenze. Insomma, una maratona blindata, quella che ha preso il via stamani tra Ventimiglia e il principato di Monaco.

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Non è stato effettuato un controllo diretto sulla persona, ma grazie al sistema di telecamere, fibre ottiche e radiofrequenze al passaggio di ciascun corridore le autorità francesi hanno potuto conoscere in tempo reale numero di pettorale, nome e nazionalità del singolo atleta, così non ci saranno profughi camuffati da atleti a Monaco.

Perché  il PRINCIPE DI MONACO AMA I PROFUGHI, ma CON IL SEDERE DEGLI ALTRI.