Un profugo adolescente che vive in un centro per richiedenti asilo vicino alla casa della sua vittima è stato catturato dopo avere tentato di ricontattare la donna stuprata. La vicenda è raccontata dai media locali e dal DM.
La donna, di 52 anni, era stata afferrata da dietro, e poi trascinata in un prato nelle vicinanze, mentre stava suonando il campanello di casa di un’amica, spogliata nuda e violentata per 15 minuti dietro l’edificio.
Una volta fatti i suoi comodi, il profugo l’ha costretta a scambiare i numeri di telefono, e ha insistito che lei salvasse il suo numero nel suo telefono prima di scappare.
Ed è stato questo che l’ha fatto catturare. Il giovane migrante ha infatti telefonato alla sua vittima pochi giorni dopo lo stupro.
La polizia ha scoperto che viveva in un centro di asilo nelle vicinanze. Insieme ad altri 380 stupratori uomini. L’attacco, descritto dalla polizia come particolarmente violento, è avvenuto a Innsbruck, in Tirolo.
Il sospetto era arrivato in Austria nel mese di gennaio e aveva subito presentato richiesta di asilo. La sua vittima, che è stata ricoverata in ospedale dopo l’attacco, ha detto alla polizia di averlo visto spesso in giro per la zona.