Cadaveri Italiani ancora ostaggi in Libia

Vox
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Saranno rimpatriate, forse, solo oggi le salme di Salvatore Failla e Fausto Piano, i due tecnici della Bonatti rapiti in Libia e uccisi dopo 7 mesi di prigionia. Intanto una fonte ufficiale della Procura generale di Tripoli ha riferito che l’autopsia sui corpi viene svolta in Libia. “L’operazione avviene in presenza di un medico legale italiano”, ha riferito il funzionario.

La Procura romana aveva affidato all’Istituto di medicina legale del Policlinico Gemelli l’autopsia. I due corpi dovevano essere sottoposti ad accertamento radiologico e alla Tac, esami considerati utili per individuare la tipologia e la traiettoria dei proiettili e chiarire quanto accaduto al di là delle varie versioni filtrate da Sabrata.

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Dopo essere rimaste per giorni “prigioniere” della burocrazia e delle richieste di riconoscimento politico che arrivano dalle autorità della città come dal governo di Tripoli, le salme sarebbero dovute rientrare in Italia martedì, ma, come ha spiegato il portavoce del governo libico, Jamal Zubia, non hanno potuto lasciare Tripoli “perché deve essere rispettata una procedura legale”.

Inutile dire quanto vergognoso sia che le famiglie non abbiano ancora potuto riavere i resti dei loro cari. E la responsabilità è di un governo italiano fantoccio.