Famiglia italiana finisce a dormire in atrio stazione

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I Capriglione sono una famiglia italiana come tante, sotto il peso di una crisi economica che è finita solo a casa Renzi. Un padre di famiglia licenziato un anno fa, una mamma gravemente malata ed un figlio di 35 anni, anch’esso licenziato e in attesa di trovare un nuovo lavoro. Finiscono per dormire alla stazione di Monselice, Italiani, mentre chi sbarca viene sistemato da quell’individuo che passa sotto il nome di prefetto di Padova, e che si chiama Patrizia Impresa.

Il 10 febbraio, la famiglia viene notata alla stazione da un militante di Forza Nuova Padova, li vede dormire nell’atrio, a causa di uno sfratto.

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Forza Nuova si adopera per trovare una soluzione migliore: pochi giorni fa i dirigenti provinciali e cittadini del movimento si sono recati al comune di Este (ultimo Comune per il quale risulta registrata la residenza di questa famiglia) e, grazie all’intervento e dell’assessore ai servizi Sociali Ruzzon e alla responsabile assistenze sociali e casa del comune di Este prende forma l’aiuto concreto. Nei giorni che trascorrono da questo momento, Forza Nuova riesce a garantire una sistemazione temporanea alla famiglia Capriglione, grazie alla disponibilità di un proprio militante di zona, ivi compreso un sostentamento alimentare tramite l’associazione di volontariato Solidarietà Nazionale Padova a cui Forza Nuova fa capo. Si attiva quindi una catena di solidarietà che termina positivamente con un proprietario di Montagnana che, dopo ricerche, si fa avanti nell’offrire un tetto a questa famiglia, mentre il comune di Este, sempre presente ed attivo, decide di farsi carico delle spese di allaccio delle utenze di acqua luce e gas. Entro il 9 marzo la sistemazione sarà già effettiva. “In questa vicenda – dichiara Forza Nuova Padova – partita drammaticamente e che rispecchia una situazione che purtroppo coinvolge centinaia di migliaia di persone nel nostro paese, possiamo sentirci soddisfatti del fatto che il nostro piccolo contributo sia riuscito a consegnare a questa famiglia italiana ciò che lo Stato per primo dovrebbe essere in dovere di garantire”.

Ma non dovrebbe essere un movimento politico a trovare casa ad una famiglia italiana, dovrebbero essere le istituzioni, occupate da un partito che paga per farsi votare alla primarie.