“Creeremo nuovi menù che soddisfino i gusti dei profughi”

Vox
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BOLZANO – Dopo la protesta di un gruppo di finti profughi di fronte a Palazzo Widmann, Roberto Defant, responsabile comunicazione di Volontarius, che gestisce il business, approva le loro lamentele: «che se vado nel cuore dell’Africa e mi viene proposto il piatto tipico a base di cavallette arrosto e larve fritte, sono a disagio anch’io. E se dopo mesi mi trovo costretto a mangiare solo mele, posso anche stufarmi. In ogni caso, chiederemo alle associazioni che si occupano del cibo di fare il possibile per venire ancora di più incontro ai gusti di tutti».

Sante Giandon, presidente della mensa Clab, si è dichiarato disponibile a fare ancora di più: «Una volta a settimana già cuciniamo il cuscus, faremo ancora di più ma chiediamo anche collaborazione e meno sprechi».

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E ci sono altri fattori che hanno contribuito a scaldare gli animi. Una di queste ragioni sarebbe, come riferisce lo stesso portavoce, la privacy: «alcune riprese autorizzate dal commissariato del governo all’interno dell’hotel Alpi, effettuate da un’emittente locale, sarebbero finite su youtube. I richiedenti asilo temono di essere riconosciuti dai governi da cui fuggono, trovandosi esposti al rischio di ritorsioni, magari sui parenti rimasti in patria». Bizzarro. Questi vengono da Senegal e Paesi dove ci sono governi normali, fuggono solo dal lavoro.

Defant parla anche di un potenziamento del personale operante per facilitare la relazione e i bisogni dei migranti. Poverini.