Anche a Vercelli usano profughi per sostituire lavoratori italiani

Vox
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L’Associazione “Noi con Voi” di Vercelli si è lanciata nel business dei finti profughi. Leggete come il prete locale spaccia lo sfruttamento del lavoro degli africani (che vengono pagati dai contribuenti), utilizzati in lavori che potrebbero fare gli Italiani disoccupati in cambio di un piccolo contributo, per opera pia:

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Il 16 gennaio 2016 L’Associazione “Noi con Voi”, ha avviato il progetto “Vercelli città solidale: diamoci una mano”, che ha ottenuto il finanziamento nel concorso nazionale “5 per mille”- classificandosi primo a livello nazionale – promosso da Acli, è entrato nella sua fase operativa.
In una mattinata fredda e luminosa ci siamo ritrovati alla Parrocchia S. Giuseppe, sede e cuore pulsante della nostra associazione vercellese “Noi con voi”.
Attori del progetto sono stati, in questa prima giornata, una decina di soci volontari insieme ad altrettanti amici migranti africani.
Ma si intende coinvolgere nel futuro un numero maggiore di migranti.
Intendiamo avvicinare e possibilmente valorizzare questi ragazzi che, sfidando difficoltà e rischi immani, hanno lasciato terre martoriate da guerre e povertà per approdare nelle nostre società dove purtroppo, complice anche l’insicurezza generata dalla crisi economica e dal nuovo disordine mondiale, sono percepiti per lo più come un problema se non una minaccia. Noi siamo invece convinti che un atteggiamento di chiusura e rifiuto di questi giovani migranti produca tensioni e rischi di esacerbare i problemi.
Il nostro progetto vuole coinvolgere i nostri amici africani in piccoli lavori di volontariato ovviamente gratuito.
I lavori riguardano la cura di spazi cittadini e arredo urbano, iniziative a favore dei più bisognosi della nostra città, senza escludere momenti di convivialità.
Si spera di contribuire a sciogliere il clima di diffidenza che generalmente circonda questi migranti.
Con l’aiuto di un mediatore linguistico francese (i ragazzi che hanno aderito in questa prima giornata provengono per lo più da Paesi francofoni), dopo una breve presentazione del progetto e dei soggetti coinvolti, abbiamo formato tre gruppi di volontari, soci e migranti che hanno dedicato la mattinata ad attività di utilità sociale e che è stata anche occasione di un inizio di conoscenza reciproca.
Il primo gruppo si è dedicato ad attività di trasporto di piccoli arredi da un deposito ad un alloggio da destinare a famiglie in condizioni di bisogno.
Il dialogo e la conoscenza reciproca nascono spontanei nello svolgimento delle attività lavorative all’insegna del buon umore e della solidarietà.
Le attività sono state anche occasioni di brevi scambi con vercellesi con reazioni tutto sommato positive.
Durante i lavori non sono mancati ovviamente momenti di interazione e spunti per brevi scambi di modi di dire nelle rispettive lingue.
Il secondo gruppo si è dedicato alla pulizia delle strade e spazi pubblici di zone della città di Vercelli, rendendo cosi manifesto alla cittadinanza il contributo di utilità sociale che questi giovani migranti mettono gratuitamente a disposizione della comunità.
Il terzo gruppo si è dedicato all’approntamento di legname da donare per uso riscaldamento di famiglie vercellesi in stato di bisogno.
Un gruppo di volontarie vercellesi e donne migranti già residenti a Vercelli coinvolte nel progetto hanno dato un prezioso contributo alla giornata dei lavori nei locali dell’Associazione e preparando tipici piatti dei paesi di provenienza che tutti abbiamo apprezzato nel pranzo conclusivo condiviso in un clima di calorosa amicizia costruendo anche una esperienza di scambio gastronomico.

Siamo in presenza di criminali camuffati da bravi ragazzi.