Trento, 70mila euro per ospitare 1 profuga africana

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fact_iconE’ proprio vero, rendono più della droga.L’inchiesta di un giornale locale trentino ha dell’incredibile.

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Parliamo della struttura di accoglienza «Casa Padre Angelo» di Trento. Il consigliere provinciale Claudio Cia, dopo aver letto gli articoli/inchiesta pubblicati dal giornale, ha depositato un’interrogazione per dare risposta ad alcuni aspetti della gestione che se corrispondessero al vero sarebbero, come scrive lo stesso giornale, inquietanti. Peggio: sarebbero l’ennesima dimostrazione di come l’accoglienza sia un business criminale.

Una, ma non la sola, ‘particolarità’ scandalosa della vicenda è questa:

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Ma la cosa assume ancora di più tratti misteriosi e «comici» leggendo la risposta dell’assessore alla Sanità Luca Zeni (PD) ad un’interrogazione del consigliere Degasperi su quali fossero le associazioni beneficiarie di contributi per l’accoglienza ai profughi. Ebbene, nella nutrita lista risulta essere presente anche Casa Padre Angelo, la quale nel 2015 è beneficiaria di una cifra pazzesca: una voce parla infatti di 70mila euro per l’ospitalità di una sola profuga, – che peraltro sembrerebbe non essere tale, provenendo da un paese dove non ci sono guerre.

Abbiamo versato ad un affarista 70mila euro per l’accoglienza di un’immigrata clandestina. Sono oltre 190 euro al giorno. Per la precisione 191,78 euro. Una cifra da hotel di lusso.

Nell’interrogazione, Claudio Cia chiede alla Giunta provinciale a quanto ammonta il finanziamento complessivo, quali siano i beneficiari dei contributi erogati dalla Provincia per l’intero anno 2015, e perchè quest’ultima continui ad erogare denaro verso un’associazione non più esistente e se corrisponde al vero il fatto che per l’accoglienza di una profuga (presunta tale) la struttura abbia ricevuto nel solo 2015 la somma di 70.000 euro.
Il consigliere di Civica Trentina chiede anche di approfondire l’incongruenza della chiusura (come da visura camerale) della Onlus e come sia quindi possibile che la onlus privata riceva i cospicui finanziamenti dalla PAT.

Il resto, perché c’è ancora altro, lo potete leggere cliccando in alto, merita.




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