Putin ammassa militari e armamenti a confine Turchia

Vox
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Due giorni prima di Natale, quietamente, la Russia ha firmato un accordo di difesa aerea con l’Armenia, accelerando l’accerchiamento russo della Turchia, nemico comune. In questo modo Putin raggiunge un doppio obiettivo: mette pressione alla Turchia – voi minacciate la Siria? Io più a nord minaccio voi – e alleggerisce la pressione in Ucraina, con una mossa del cavallo.

L’Armenia, nemico ancestrale della Turchia, baluardo cristiano in pieno territorio isalmico, condivide circa 300 chilometri di confine con la Turchia, membro della NATO e fianco meridionale dell’Alleanza.

Nel corso degli ultimi sei mesi – come la guerra della Russia in Siria e la pressione sulla Turchia si sono intensificate – il flusso di militari russi in Armenia è aumentato, e ora include Navodchik-2 e Takhion UAV, velivoli droni tecnologicamente avanzati, elicotteri Mi-24 e missili balistici Iskander-M.

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Lo scorso luglio, Putin ha ordinato esercitazioni a sorpresa in Armenia per testare la capacità di reazione delle sue forze, in caso di ‘minaccia’. All’inizio di questo mese, su ordine del ministro della difesa Sergei Shoygu, la Russia ha iniziato una esercitazione militare massiccia nella sua area di azione sud-occidentale, che comprende l’Armenia. La forza totale dell’operazione regionale comprendeva circa 8.500 soldati, 900 pezzi di artiglieria di terra, 200 aerei da guerra e 50 navi da guerra.

La crescente presenza militare russa in Armenia non è che l’ultimo indicatore di una tendenza molto chiara: Putin non si fa accerchiare e non si fa minacciare. Anticipa.

L’alleanza armeno-russa sta guadagnando forza. L’Armenia ospita attualmente circa 5.000 militari russi e due basi russe. Nel 2010, i due paesi hanno firmato un accordo che estendeva la permanenza di basi russe in Armenia di 24 anni, fino al 2044, e impegnava Mosca nella fornitura alle forze armate armene con “armamenti moderni”.
La base militare a Gyumri, Armenia – quasi 120 chilometri dalla capitale (e meno di 10 chilometri dal confine turco) – è una testa di ponte cruciale in caso di conflitto.