Arrivano decine di finti profughi in un complesso di sei appartamenti in via Rizzo a Rapallo, in vacanza — si parla di 30 in via Rizzo più 8 presso le Orsoline! — smistati dalla famigerata Prefettura di Genova, una sorta di agenzia viaggi per invasori.
Il tutto nasce da un bando pubblicato lo scorso anno, in cui la Prefettura apriva il processo di accoglienza anche alle case dei privati: chi fosse stato interessato a offrire i propri immobili alla locazione dei migranti, insomma, avrebbe avuto facoltà di farlo percependo un ricco contributo giornaliero dalle associazioni a scopo di lucro. Inevitabili le polemiche, tanto da parte dei residenti quanto da parte delle istituzioni.
«Il nucleo di appartamenti di cui si sta parlando è occupato fino a marzo», spiega l’assessore alla Sicurezza Walter Cardinali; «Alla scadenza del contratto di locazione si sarà qualcosa sulla possibilità di ospitare, ma tutto dipende dal bando della Prefettura». Perplessità anche sulla ricollocazione degli attuali inquilini della struttura, tutti individui affetti da lievi disabilità mentali: «Si tratta di persone che non hanno alcun impatto negativo sul territorio», ha affermato Cardinali, «e che hanno sempre circolato liberamente senza attirare attenzione; gli altri residenti spesso non si accorgevano nemmeno di vivere nei pressi di una struttura di accoglienza. Con l’arrivo dei profughi, e per di più di profughi di colore, i cittadini si accorgeranno molto di più della loro presenza e ciò creerà grande preoccupazione».
«Inutile fare del buonismo», ha commentato l’ispettore di Polizia Municipale Federica Genovese; «La situazione della sicurezza a Rapallo è già di per sé precaria, e questi arrivi potrebbero destabilizzarla del tutto. Di questa gente non sappiamo nulla, nemmeno se siano giovani o anziani, famiglie o singoli, veri rifugiati o persone che, una volta compiuti tutti gli accertamenti e negatogli l’asilo politico, continueranno a occupare gli immobili come clandestini». Rincara la dose il consigliere Cardinali: «Parliamo dell’area del parco delle Fontanine, un’area di scuole frequentata da molti bambini, adolescenti e famiglie. Chi può dire quale sarà la reazione dei migranti a tanta gioventù?».