Profughi spacciano droga che uccide e affittano case a clandestini

Vox
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TRENTO – Due realtà speculari di parassiti. Da una parte le istituzioni, associazioni umanitarie, coop che si adoperano per incassare i soldi dell’accoglienza ospitando i finti profughi. Dall’altra, gli stessi finti profughi che approfitta della nostra ospitalità in tutti i modi, anche conducendo tutta una serie di attività illegali, al riparo del loro status: dallo spaccio, ai furti e, ora la novità, anche l’affitto abusivo.

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La Squadra Mobile di Trento, che nei giorni scorsi ha arrestato proprio undici richiedenti asilo provenienti dal Gambia, stroncando un vasto traffico di droga e riciclaggio, ha scoperto che gli arrestati (e non solo loro, a quanto pare) offrivano ospitalità negli alloggi messi a disposizione dai contribuenti a clandestini.
Non solo. La possibilità di spostarsi liberamente e gratuitamente ha di fatto dato carta bianca ai disonesti per mettere in piedi i loro traffici. Traffici che hanno coinvolto cittadini del Gambia.

Dopo l’arrivo nel nostro Paese, gli indagati erano riusciti a prendere contatti con loro connazionali appartenenti alla malavita. Creando così una vera e propria rete grazie alla quale sono poi riusciti a mettere in piedi un traffico di stupefacente su canali inusuali rispetto a quelli considerati “tradizionali”, rifornendosi a Roma o a Napoli, anziché a Brescia o a Padova.
E particolare era anche la tipologia dello stupefacente, con una percentuale di principi attivi che arrivava fino al 50 per cento contro il 5, a volte 7 per cento dell’eroina proveniente da Veneto e Lombardia. Proprio l’alto grado di purezza è stato la causa delle overdose che, a Trento e Rovereto, qualche mese fa sono costate la vita a un tossicodipendente e causato altri episodi fortunatamente non fatali. Alla Squadra Mobile avevano subito capito che in giro c’era una partita di droga “pericolosa” e avevano iniziato le indagini che, qualche giorno fa, hanno portato alle clamorose conclusioni: dietro il traffico c’era chi, arrivato in Italia per motivi umanitari, aveva poi approfittato degli aiuti per delinquere.