Tarvisio: buco di 735.000 euro per mantenere i profughi minorenni

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Ogni cittadino dovrà coprire il buco con 160 euro circa

TARVISIO – «A fronte dell’aumento esponenziale registrato nell’identificazione di minori stranieri non accompagnati, non è seguito un percorso di rimborso consequenzialmente rapido da parte delle autorità competenti – lamenta il sindaco Renato Carlantoni -. Il punto è abbastanza semplice: siamo passati da una spesa annuale di 100 mila euro registrata nel 2007 ai 972 mila del 2015.
Questo, a fronte, appunto, dell’esponenziale aumento dei flussi migratori e al fatto che il minore è per legge a carico del Comune dove viene identificato. Quindi è chiaro che il Comune di Tarvisio, essendo il primo dopo il confine, risulta essere quello maggiormente interessato in tutta la regione».

Per il 2015, invece, la Regione ha erogato un acconto pari a euro 241.684 euro, in attesa dei dati definitivi del Ministero, il quale a oggi non ha ancora rimborsato nulla. In soldoni, nelle casse comunali oggi mancano più di 730 mila euro, con ovvie ripercussioni per quanto riguarda i pagamenti dei Sal delle imprese e di spesa corrente necessaria per le attività quotidiane.

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«Considerando anche che questo è un Comune che conta 4.800 abitanti – rincara il sindaco -, ritengo oggettivamente che questa cifra stia diventando insopportabile, perché, per quanto il rimborso ci sia dovuto per legge, è vero che noi dobbiamo onorare entro 30 giorni le fatture dei centri convenzionati cui affidiamo i minori, mentre a oggi non abbiamo ancora ricevuto nulla dal Ministero. Il problema è già stato affrontato con il prefetto e l’assessore regionale Torrenti: speriamo sia risolto al più presto».

«In questi giorni – conclude Carlantoni – c’è il dibattito se sia giusto o sbagliato sospendere Schengen; da molto tempo, poi, dibattiamo sulla giustezza o meno dell’accoglienza figlia di questi flussi enormi di persone; però credo che, giustamente, prima di affrontare questi temi importanti bisogni saper gestire questi fenomeni, senza quelle lungaggini burocratiche che, come in questo caso, mettono in ginocchio il bilancio di un Comune piccolo come Tarvisio.
Siamo all’assurdo: all’aumento esponenziale dei costi è seguito un rallentamento dei rimborsi. Credo sia buona cosa, invece, affrontare il tema immigrazione in tutte le sue sfaccettature e difficoltà. E questa indubbiamente è una delle più grandi».

Si, perché se non lo sapete, i finti profughi minorenni sono tutti a carico dei Comuni che li ospitano. Ovvero dei cittadini locali. Ogni ‘minorenne’ costa quasi 100 euro al giorno. Tra soldi che finiscono alle coop del PD o alla Carita$ e in paghetta ai profughi.