“Operazioni di primo contatto”. Il Comune di Milano spende 60 mila euro l’anno per accompagnare i cosiddetti profughi (in realtà clandestini) da Porta Venezia alla Stazione Centrale. Il servizio racconta il consigliere Riccardo De Corato, è gestito dalla Fondazione Arca. La solita Fondazione Arca.
“I nostri operatori – dicono gli operatori della Fondazione a Libero – aiutano i profughi offrendo loro orientamento sul territorio, accompagnandoli al presidio Hub della Stazione Centrale per poterli registrare, dal loro cibo, acqua e vestiti e contattando il personale sanitario in caso di bisogno”.
I turni vanno dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21. Per De Corato è “pura follia”, mentre dalla fondazione Arca fanno sapere che da maggio scorso a fine anno hanno portato nelle strutture adibite quasi 10mila persone “prevenendo situazioni di degrado”. Marco Granelli, dall’assessorato alla sicurezza di Milano, invece, dice che “l’istituto è nato per far in modo che i profughi non bighellonassero a Porta Venezia”.