MENINGITE: Esperti smentiscono pericolo immigrati, ma sbagliano

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E’ sempre più allarme rosso per l’epidemia di meningite in atto in Toscana, dopo il decesso di un uomo a Prato, affetto dalla gravissima infezione, che ha già mietuto diverse vittime nella stessa regione italiana. Nelle ultime ore si è diffusa la notizia che il ceppo di meningite che ha causato decessi nella regione Toscana sia stato causato dalla presenza di extracomunitari provenienti dall’Africa del sud del Sahara, una notizia che ha gettato ulteriormente nel panico i residenti in Toscana, e alimentato la xenofobia verso gli immigrati.

Gabriele Mazzoni, responsabile del dipartimento di salute e igiene pubblica nella ex Asl 11 di Empoli Nomina politica
Gabriele Mazzoni, responsabile del dipartimento di salute e igiene pubblica nella ex Asl 11 di Empoli
Nomina politica

Ma gli infettivologi sono intervenuti sulla questione, smentendo categoricamente la correlazione tra l’epidemia di meningite in corso e la presenza di extracomunitari, chiarendo che il ceppo dell’infezione è radicalmente diverso da quello che notoriamente colpisce i paesi africani. Al quotidiano ‘Il Tirreno’ è intervenuto il dottor Gabriele Mazzoni, che ha spiegato che il ceppo diffuso nell’Africa Sub Sahariana è di categoria ‘A’ mentre quello che ha causato dei decessi in Toscana è di categoria ‘C’. ‘L’immigrazione dall’Africa non c’entra nulla – ha chiarito Mazzoni – l’epidemia in atto non è legata alla presenza di immigrati di alcune etnie’.

‘Nelle zone dove prevale il caldo secco – ha spiegato ancora Mazzoni – prevale il ceppo A, mentre il ceppo C prevale nei paesi europei e nelle americhe’. Vero è anche l’assunto secondo il quale è possibile che i ceppi possano mescolarsi con i viaggi da un continente all’altro, ma questo – secondo la tesi di Mazzoni – vale solo per malattie come la tubercolosi, ma non può essere applicato alla meningite.

MENINGITEFUMETTO
Hanno citato dati sbagliati: in Africa, dice l’OMS, il Ceppo C è in crescita esponenziale dal 2013

 

Peccato che l’OMS non sia d’accordo con Mazzoni: http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2015/meningitis-africa/en/

“Meningitis tends to hit Africa in cycles. Cases of meningitis C have been rising since 2013, first in Nigeria in 2013 and 2014, and then in Niger in 2015. We have to be ready for a much larger number of cases during the 2016 meningitis season,” said Dr William Perea, Coordinator for Control of Epidemic Diseases Unit at WHO.

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E non sono d’accordo nemmeno gli scienziati americani dei CDC 

N. meningitidis is found worldwide, but the highest incidence is in the “meningitis belt” of sub-Saharan Africa (Map 3-11). Meningococcal disease is hyperendemic in this region, and periodic epidemics during the dry season (December–June) reach up to 1,000 cases per 100,000 population. By contrast, rates of disease in the United States, Europe, Australia, and South America range from 0.3 to 3 cases per 100,000 population per year. Although most common in the African meningitis belt, meningococcal outbreaks can occur anywhere in the world. Serogroup A predominates in the meningitis belt, although serogroups C, X, and W are also found. At any time, 5%–10% of the population may be carriers of N. meningitidis.

Ci dicono che nella regione, la meningite, compreso il ceppo C che sta infuriando in Toscana, è ‘iperepidemica’, che ci sono 1.000 casi ogni 100.000 abitanti ogni anno, mentre in Europa ce ne sono 0,3 ogni 100.000: parliamo di un’epidemia 10 mila volte più potente!

E ci dicono anche, i CDC, che circa il 10 per cento della popolazione sub-sahariana è portatrice della Meningite.

E’ interessante notare, che fino ad ora negavano la Tubercolosi fosse di origine esogena. Ora, in presenza di una patologia più grave, diventa vero il contrario. Insomma, quando arriverà la ‘peste nera’, diranno che la Meningite veniva dall’Africa, ma la ‘peste nera’ no.

Sinceramente non ci fidiamo per nulla degli ‘esperti’. Soprattutto quando dicono che il ceppo C non è presente in Africa, e invece lo è.
Che è meglio non fidarsi degli ‘esperti’, lo sanno bene gli abitanti delle isole di St.Kilda, al largo della Scozia. Le isole venivano visitate solo da poche barche di pescatori ogni anno, e ogni anno, puntualmente, i cento abitanti dell’isola venivano colpiti da una strana tosse, che finirono per chiamare ‘tosse dello straniero’: perché non erano ‘esperti’, e fecero 2+2.
Gli esperti medici del tempo, che studiarono il caso, scartarono quest’ipotesi definendo la correlazione falsa. Inutile dire che studi successivi dimostrarono che, invece, gli isolani avevano ragione.