La villetta della strage familiare? Se la fregano gli immigrati

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Notizie che sembrano in-credibili, ma che sono reali nell’Italia di oggi:

Luci accese sotto il portico. Finestre aperte sulla cucina e sul salotto. A spazzare il corridoio però non ci sono più Aldo Donegani e Luisa De Leo, brutalmente uccisi dal nipote Guglielmo Gatti nel luglio di 11 anni fa, ma alcuni immigrati stranieri e gli attivisti che li sostengono.

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Da sabato pomeriggio la bifamiliare è occupata. Nelle scorse ore è stata riattivata la corrente elettrica – a quanto pare agli occupanti è bastato riattivare manualmente il contatore per riavere luce – e si sta lavorando per acqua e gas metano. Dopo lo choc di ieri i fratelli di Luisa De Leo sono tornati alla villetta, portando via gli oggetti di valore rimasti e alcuni ricordi della coppia scomparsa.

La vicenda amministrativa e giudiziaria che si è aperta con l’occupazione proseguirà ora nelle sedi opportune.

Uno Stato allo sbando. E a Brescia, un sindaco totalmente inesistente. Mentre prefetto e questore pensano a trovare hotel per i finti profughi.