Senza fine la ferocia dei jihadisti dello Stato Islamico (Isis) che non risparmiano neanche i bambini. A Mosul, città nel Nord dell’Iraq controllata dal Califfato, gli uomini in nero hanno decapitato un ragazzino di 15 anni perché nel suo cellulare sarebbero stati trovati fotografie “oscene”; che nella terminologia degli estremisti non sta ad indicare la pornografia, ma semplici foto di donne non coperte.
Il ragazzino era stato arrestato 20 giorni prima nel mercato di Nabi Yunis (a ovest del fiume Tigri che divide la città).
Secondo parenti della vittima, al momento della sepoltura, i genitori si sono accorti che il corpo era completamente privo di sangue attribuendo il motivo al fatto che gli aguzzini “lo hanno lasciato per terra fino a quando il corpo non ha perso ogni goccia di sangue”. Più probabile lo abbiano ‘prosciugato’ per avere sangue fresco.