Barzelletta. Sono stati allontanati dal prefetto di Nuoro, Giovanni Meloni, su richiesta del questore Paolo Fassari, i sette richiedenti asilo del Ghana e del Malì (finti profughi) che vivevano a spese dei contribuenti nell’agriturismo Donedda a Sarule – nel Nuorese.
Nei giorni scorsi avevano sequestrato e minacciato di morte la mediatrice culturale del centro, per il ritardo nel pagamento dello stipendio da profugo. I sette erano stati denunciati e oggi è arrivato il provvedimento del prefetto: “Ho adottato il provvedimento di revoca dell’accoglienza, su proposta del questore, in relazione a dei fatti illeciti da loro compiuti – ha spiegato Meloni – e per i quali sono sotto processo. Il provvedimento è stato necessario per motivi di sicurezza: i loro comportamenti hanno dato luogo a ritenere che la loro presenza in quel centro non fosse più compatibile per la serenità degli altri ospiti e di chi ci lavora”. Peccato che i sette delinquenti non siano stati espulsi, ma rimangano in Italia. Potranno sequestrare donne e ragazze fuori dal centro.
Quello dei giorni scorsi nell’agriturismo di Sarule non è stato il primo comportamento illecito dei sette clandestini: nel tempo avrebbero accumulato altri precedenti, con azioni ai danni di cose e persone sia nel centro che fuori.