Giudice: Lanciare droga e cellulari verso il carcere è “fatto di lieve entità”

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Lanciare droga e cellulari dal cortile verso il carcere è un “fatto di lieve entità” e per questo si può applicare un cospicuo sconto di pena. E’ la nuova esilarante – non fosse grave – sentenza di un magistrato italiano.
In questo caso del gup Roberta Bossi che ha condannato a tre anni Riccardo Calvano, 21 anni di Rapallo, arrestato un anno fa dopo l’inchiesta condotta dagli agenti della polizia penitenziaria, coordinati dal sostituto procuratore Federico Manotti

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Il pm aveva chiesto la condanna a otto anni. Calvano era stato immortalato dalle telecamere di sicurezza piazzate dagli investigatori, dopo una escalation di lanci dall’esterno verso il cortile della casa circondariale di Marassi. Spaccio organizzato insomma. La vicenda era arrivata anche sulla scrivania del prefetto.

A Calvano è stato contestato un singolo episodio, ma caso strano, dopo il suo arresto il ‘fenomeno’ era finito. Il giudice, ha però ritenuto che quel lancio fosse un ‘regalo’ per un amico detenuto, e quindi si può considerare lieve.
Compagni che sbagliano.