Ricatto turco: “I soldi o carichiamo profughi sui bus”, il documento

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“Siamo in grado di aprire le porte verso la Grecia e la Bulgaria in qualsiasi momento e possiamo mettere i profughi sugli autobus …Così come vi comporterete con i rifugiati, se non si arriva ad un accordo? Ucciderete i migranti?”.
E’ il ricatto umanitario fatto dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan ai cosiddetti leader UE, se non avessero accettato di pagare qualche miliardo di euro alla Turchia.

Giocano sulla nostra debolezza. Sanno che le checche isteriche dell’accoglienza non reggerebbero alla visione di soldati che difendono la frontiera sparando su clandestini che esigono di entrare.

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Una sintesi della riunione, in inglese, è stata pubblicata in fac-simile sul sito web. Non si precisa quando e dove l’incontro abbia avuto luogo, ma sembra che in un primo momento Erdogan avesse chiesto 6 miliardi di euro in due anni. L’UE ha infine approvato una marchetta di 3 miliardi di euro e promesso di accelerare l’esenzione dal visto per i turchi in cambio dell’impegno di Ankara di arginare il numero di migranti verso la Grecia. Ergo: ci prendiamo milioni di turchi per evitare milioni di siriani. E paghiamo anche.

Lo riporta il portale greco euro2day.gr spiegando che la minaccia di Erdogan sarebbe avvenuta all’indomani del G20 in Antalya del 15 novembre in un incontro con il presidente della Commissione Ue, il noto bevitore Jean-Claude Juncker, e il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk. I due leader hanno rifiutato di confermare o negare l’autenticità del documento e l’ufficio di Erdogan ad Ankara non ha rilasciato commenti. Quindi è vero.

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