Pordenone: Profughi assediato ragazzine, genitori protestano

Vox
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PORDENONE – Timori da parte dei genitori, per gli assembramenti di cosiddetti profughi che assediano i punti dove possono usufruire della rete wi-fi comunale a Pordenone. Con i loro smartphone nuovi da profugo.
Tra i punti di ritrovo, c’è anche quello di fronte alla Casa dello studente: ogni giorno, fino a sera inoltrata, decine di questi fancazzisti stanno attaccati all’iPhone per ore. I genitori si sono lamentati con le società sportive perché non si sentono più sicuri di lasciare le ragazzine entrare da sole in palestra, anche perché il vialetto alberato che conduce ai parcheggi è quasi buio. Tra i genitori anche il timore, quasi una certezza, che con i telefonini vengano scattate fotografie alle bambine o alle ragazzine.

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«Ci siamo mossi per far togliere il wi-fi – spiega Valentina De Simone, docente alla “Passione Arte danza” – perché diversi genitori hanno fatto notare la presenza di questi profughi, ma posso dire per mia esperienza, poiché mi sono trovata una sera sola in parcheggio con una decina di loro, che non mi hanno fatto nulla. Sono entrata in auto indisturbata ed è passata così la paura». Ma pensa, lei una sera è passata e non l’hanno stuprata. Allora è tutto ok.